I... VORREI  DI  UN  GENITORE

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Questa pagina  nasce  per offrire  ai  genitori  uno  spazio (seppur  virtuale) 

in  cui  poter esprimere  i  propri   VORREI.

 

Lunedì, 25 maggio 2015

la  signora  Sabrina  scriveva   alla  pagina  5  di questo  sito  quello  che segue:

"Cara maestra Luisa,
sono la mamma di Asia e ho letto “I vorrei di una maestra”. Mi sono piaciuti molto e più che un commento mi piacerebbe lasciare in questa pagina “I miei vorrei”. Ovviamente sono personali, quindi non pretendono di essere condivisi -e condivisibili- da altre mamme. Inoltre, fanno riferimento alla mia esperienza con le mie figlie, per cui mi rivolgo a loro al femminile (così, una volta tanto, rispettiamo la par condicio anche grammaticale ☺):

1                                                                                                       I ... VORREI   DI   UNA    MAMMA
                                                           Vorrei che la vita delle mie figlie fosse piena di amore e sentimenti veri.
                                                             Vorrei trasmettere loro che sono più importanti le persone che le cose,
                                                                                      che non è importante il risultato, ma l’impegno,

la passione e l’entusiasmo

con cui fanno le cose.
Vorrei stare accanto a loro, ascoltarle e sostenerle perché possano gioire dei successi,

ma sappiano anche affrontare gli insuccessi.
Vorrei che vivessero le difficoltà, gli ostacoli

e le frustrazioni come occasioni di crescita.
Vorrei aiutarle a comprendere che i miei “no” sono un modo per trasmettere loro il senso del limite

perché non rischino di perdersi in un mondo senza confini.

Del resto è uno dei miei compiti quello di veicolare le norme condivise

che regolano la vita della comunità di cui anche loro fanno parte.
Vorrei sapessero che a volte per me sarebbe più semplice lasciarle fare

senza preoccuparmi delle conseguenze delle loro azioni

e senza portare la loro attenzione su di esse,

ma preferisco dire una parola in più anche se questo

può rendermi un po’ noiosa e antipatica.
Vorrei aiutarle a fare esperienza dell’errore come di un’opportunità per imparare:

come faccio a conoscere la direzione da percorrere se non attraverso quelle manovre

che mi permettono di “correggere il tiro”

quando il risultato delle mie azioni non è quello sperato?

Vorrei infondere loro fiducia, fiducia negli altri,

anche se a volte si comportano in modo diverso da come le mie figlie vorrebbero,

fiducia soprattutto in loro stesse perché sappiano sempre quanto valgono,

valgono per quello che sono, perché ci sono!

Perché sono delle creature meravigliose,

meravigliose anche quando si comportano diversamente da come noi vorremmo,

quando ci fanno arrabbiare o quando facciamo fatica a capirle.

Del resto siamo anche noi umani…
Vorrei che trattassero gli altri come persone, persone che a volte sbagliano,

che hanno bisogno dei loro spazi e non sempre sono abbastanza attente.
Vorrei che le persone attorno a loro potessero sempre accoglierle, comprenderle e rispettarle.

Ma vorrei anche che le mie figlie potessero comprendere quando non lo fanno e andare oltre.
Vorrei che potessero permettersi di abbracciare l’altro e farsi abbracciare.

Vorrei sapessero che la mamma c’è".

Mamma Sabrina

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